È da un mese circa che Salerno si sveglia di buon umore al mattino: ecco, non che vittoria e sconfitta possano cambiare radicalmente le giornate dei Thunders, ma diciamo che l’ennesima vittoria – stavolta ai danni di Siena – ha aiutato non poco a scrollare via un po’ di pensieri. E a sostituirli con feroce ambizione.
11-1, il risultato finale è una sentenza. E spiega pure un po’ di cose: innanzitutto come la produzione offensiva dei Fulmini stia mantenendo una costanza clamorosa. 12 valide anche contro i toscani, potenza in attacco che diventa il fiore all’occhiello di una società senza più limiti. Alt: a Siena, però, si è visto tanto altro. Un super Guerra dal monte, per iniziare: ha ripagato la fiducia di coach Corbo, ancora una volta pronto ad affidargli le sorti della sua squadra, ancora una volta ripagato dal suo fiuto e dalle risposte degli allenamenti. Chiaro: ha risposto anche Francesco, in grado di subire soltanto un punto e di allungare il suo ‘minutaggio’ fino al sesto inning.
Due riprese prima, la chiave del match: Salerno approfitta di piccoli errori di Siena e allunga il vantaggio. Fino a quel momento, infatti, le ostilità se la ridacchiavano sul filo del rasoio. Una costante, per i Thunders: cresciuti anche nel modo di gestire la gara, ormai perfettamente consapevoli di quando c’è da rigirare il coltello nella ‘piaga’ degli antagonisti.
Nota a margine: si è rivisto anche Michele Corbo al piatto, e il suo turno ha permesso di allungare definitivamente e di concludere la partita al settimo. Più tempo per riposarsi, insomma: c’è che settimana prossima tocca andare a San Casciano, per il match contro i Cosmos. Con quale spirito? Quello che ha portato a 6 le gare d’imbattibilità dei Thuders. Più che fulmini, vere e proprie tempeste che s’abbattono sugli avversari.
Cristiano Corbo
Ufficio Stampa Thunders Salerno