Tre ore e trenta. Pulite, nette, bellissime. E un livello di baseball che fa sognare altri palcoscenici per entrambi: ecco, allora c’è anche più gusto nel portare a casa una vittoria che sa di profondo riscatto. E di profonda crescita. Perché oggi Salerno riempie gli occhi di buone intenzioni e le tasche di sogni, ma soprattutto sa scegliere i momenti in cui esaltarsi. Come il primo inning, quando i Thunders aprono le danze e volano in un istante sul 2-0. Era l’attacco d’esordio, poi c’è stata la risposta di Padule: 2-2, che dura fino al quinto. Garofalo rileva Guerra, bravo a tenere duro e a fornire l’ennesima prova d’autore: e se durante la prima metà gara è stato il trionfo dei lanciatori, nella seconda Salerno si scatena. Iannetta, leadoff, vola in prima: ha mandato di rubare la seconda, e vi riesce. Michele Corbo quindi lo agevola: bunt sorpresa che attecchisce la difesa, è uomo in prima e in terza. Guerra, ancora, colpisce valida: entra il primo vantaggio. E quando tocca a Kenny Marte, il fuoricampo non può che alimentare le speranze di una squadra tanto giovane quanto in gamba. Boom: è 6-2. E’ allungo Thunders.
“Questa è stata una partita in cui abbiamo dimostrato il carattere che sappiamo di possedere”, racconta Michele Corbo. E ha ragione, anche perché il finale è stato thriller: dopo qualche disattenzione nell’ultimo attacco dei padroni di casa, i ragazzi di coach Tony Corbo hanno rischiato di lasciare per strada quella che oggi è una vittoria preziosissima. Dopo aver racimolato due punti negli istanti finali, Padule si posiziona con un uomo in seconda e in terza, pronti per battere il walk off che avrebbe sancito la Serie B matematica: siamo ai due out, la tensione è palpabile. L’avversario mancino, chiamato a vestire i panni dell’eroe, presta la sua super tuta a Tullio Cantarella: è un pop, è facile, è out. E’ soprattutto vittoria. La più bella, che ripaga anche la sfortuna delle prime uscite e dei primi tentennamenti.
“Una cavalcata bellissima, ne abbiamo vinte 9 di seguito – ha quindi esordito il Presidente Iannetta nel consueto commento post gara -. Ma questa è la più importante, dovevamo dimostrare chi era la squadra più forte. Ci tenevamo a vincere questa, poi, in casa loro”. Una soddisfazione, quella del numero uno salernitano, che parte da lontano: “Abbiamo fatto una grande stagione, l’ho detto anche ai ragazzi: è stata un’avventura sportiva di grande intensità. La vittoria più bella? Ho visto ragazzi impegnarsi tanto, hanno dato il massimo di loro stessi, la squadra sta crescendo e il gruppo si è compattato molto. Il risultato più bello”.
Sembra un paradosso, per quanto sia stata determinante questa vittoria: ma il risultato non conta. “Abbiamo iniziato il campionato toscano con grande umiltà, ci siamo confrontati con una realtà che non conoscevamo – ha proseguito Iannetta -. Domenica dopo domenica siamo cresciuti insieme, vedendo che eravamo competitivi, al di là di un’esperienza sportiva nuova poi abbiamo visto che ce la potevamo fare. Le prime sconfitte? Dovevamo prendere le dimensioni, dovevamo capire la forza in campo qual era. Se avessimo capito un po’ prima, un paio sulle tre perse si potevano evitare. Da presidente sono però estremamente soddisfatto”. E ha ben ragione: i suoi ragazzi, oggi, sono dei giganti. E forse, davvero, meritano altri palcoscenici.
Cristiano Corbo
Ufficio Stampa Thunders Salerno